Renzo Pezzani nato a Parma il 4 giugno 1898, da una modesta famiglia di stimati artigiani, aveva conseguito il diploma di maestro elementare nel 1921 e aveva subito vinto il concorso per l'insegnamento nelle scuole cittadine. Il suo primo libro di poesie in lingua, dal titolo "Artigli" suscitò subito viva attenzione per la freschezza delle pagine e l'intensa emotività che si sprigionava da quelle pagine. Pezzani fondò quindi la rivista
"Difesa artistica" e pochi anni dopo una crisi religiosa lo riportò verso il cristianesimo meditante.
La nota più alta della sua vita spirituale e del suo amore per Parma resta comunque racchiusa in 3 volumi di poesai dialettale, che si possono giustamente ritenere la trilogia poetica della nostra gente: "Bornisi", "Tarabacli", "Oc luster". Renzo Pezzani si è spento nella sua casa di Castiglione Torinese il 14 luglio 1951, tra le braccia della madre per una emorragia interna. L'ultimo pensiero dedicato ai parmigiani l'aveva espresso nella collana di versetti offerti ai coristi della "Verdi" in occasione della prima esecuzione del "Inno a Parma" delle cui parole era autore, per la musica di Ildebrando Pizzetti.
Dopo la morte, la Famijia Pramzana ha sempre ricordato il poeta, dal primo anniversario fino al 1973, quando nel 75° anniversario della nascita la Famijia ha fatto apporre una lapide sulla facciata della casa natale del poeta.