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Incisore, tipografo ed editore, nato a Saluzzo nel 1740 e morto a Parma nel 1813. Compositore fin dal 1758 nella stamperia di Propaganda Fide a Roma, nel 1768 è chiamato a dirigere la stamperia regia di Parma ove inizia a stampare pregevoli edizioni, utilizzando inchiostri amalgamati da lui stesso. Nel 1771 impianta una tipografia propria, fondendo caratteri di rara perfezione e stampando edizioni divenute subito famose per la finezza delle incisioni e la bellezza dei fregi, l'eleganza dei frontespizi, la qualità della carta, la natura degli inchiostri. Stampa in tal modo classici greci, latini, italiani, francesi. Tra le edizioni più note, da ricordare: Gli "Epithalamia exoticis linguis reddita" (1775), le opere di Orazio (1791), del Poliziano (1795), "La Gerusalemme liberata", l"Oratio dominica" (1806)stampata in 155 lingue, l'"Iliade". |