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Scrittore e giornalista, nato a Roccabianca di Parma nel 1908 e morto a Cervia nel 1968. Redattore del "Corriere Emiliano" (1929) e poi redattore capo del settimanale umoristico "Bertoldo" (1936-1943), si mette in luce per un disegno essenziale ed incisivo , di chiara satira politica. Prima condirettore (con Giovanni Mosca) e poi direttore del settimanale "Candido" (1945-1957), diviene famoso come autore di romanzi e racconti umoristici ("Il destino si chiama Clotilde", 1942) e soprattutto con la serie del popolare personaggio don Camillo, un combattivo e spregiudicato sacerdote della Bassa Parmense, anticomunista, che ha come avversario-amico il sindaco comunista del paese, Peppone. Dalle vicende del personaggio, raccolte a varie riprese in volume a partire dal 1950 ("Don Camillo", "Mondo piccolo", "Don Camillo e il suo gregge", "I compagni di Don Camillo", "Lo spumarino pallido") e tradotte in tutto il mondo, è stata tratta una serie di film di grande successo (interpreti l'attore francese Fernandel e l'italiano Gino Cervi). Altre opere: "La scoperta di Milano"(1941), "Favole di Natale" (1945), "Diario clandestino"(1946), "Italia provvisoria" (1947), "Lo zibaldino"(1948), "Corrierino delle famiglie"(1953), "Vita in famiglia"(1968). |