La sua firma e la data d'inizio dei lavori (1196) sono incisi nell'architrave del portale principale dedicato alla Vergine proprio sulla piazza. Le sculture i gran parte attribuite all'Antelami stesso, all'esterno si distribuiscono sui tre grandi portali: della Vergine con storie di Giovanni e Gesù, del Giudizio e infine il portale meridionale con la leggenda di Barlaan.

Corre tutt'attorno all'edificio lo zooforo: una serie di formelle scolpite con animali fantastici e reali, simboli delle idee della vita e della natura del medioevo. L'interno, completamente restaurato, brilla ora di uno splendore unico e il grande testo per immagini si dispiega nella cupola dipinta da maestri bizantini tra il 1260 e il 1270; nelle lunette interne simmetriche e nelle esterne scolpite da Benedetto Antelami è evidente la traccia dei colori che ricopriva le figure come nella serie delle grandi statue dei mesi.

Al centro sorge la grande vasca per il battesimo ad immersione; lateralmente l'ara antelamica. La cupola è immagine della Gerusalemme celeste alla quale portano le storie di Abramo, di Giovanni, gli apostoli e i Profeti con il Cristo intercedente e la Vergine.