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Nel 1999, proprio all'apertura del nuovo secolo e del nuovo millennio,
Parma avrà a disposizione un monumento di storia e di erudizione,
quel Dizionario biografico dei Parmigiani che aspettiamo da tanto tempo
e che tanti altri tentativi, fra Otto e Novecento, hanno annunciato per
il mondo degli studiosi e di tutti i lettori di buona volontà.
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A fine 1999, infatti, la PPS di Gian Paolo Coriani pubblicherà l'opus
magnum di Roberto Lasagni, in quattro volumi di mille pagine l'uno e l'evento
si segnala fin da ora come uno dei maggiori nel quadro non solo degli studi
di vita e di storia parmigiana, ma addirittura nel quadro della cultura
italiana dei nostri anni.
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Roberto Lasagni, che lavora alla grande impresa da dodici anni inseguendo
per ogni dove date, nomi, dati biografici, documenti, alberi genealogici,
titoli, vicende e personaggi, ci risponde con molta modestia d'aver raccolto
circa ventimila schede che racchiudono un tesoro di documentazione, in
continuo aggiornamento perché le ricerche non finiscono mai e praticamente
ogni giorno gli archivi e le biblioteche lasciano filtrare sempre nuove
notizie.
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La passione e la competenza di Lasagni sono, in questo senso, fuori discussione.
Egli ci ha già dato nel 1991, con la Bibliografia parmigiana 1974-1983
un prezioso aggiornamento, con aggiunte e correzioni, della Bibliografia
generale delle Antiche Province Parmensi di padre Felice da Mareto, indimenticabile
e provvedutissimo studioso, ma il Dizionario ora messo in cantiere rappresenta
certamente il più ampio, articolato e completo lavoro d'insieme
che un singolo studioso potesse concepire e realizzare. Lasagni lavora
con metodo. Le sue circa ventimila schede, comprendono non solo cognome
e nome dei personaggi che dai tempi della dominazione romana ad oggi hanno
visto la luce a Parma e in provincia, ma anche i dati di tutti quegli artisti,
statisti, storici, politici, commercianti,
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religiosi, uomini di penna e di spada e semplici ma curiosi protagonisti
che hanno operato a Parma per anni e che la città si è in
certo modo annessa. Sono inoltre schedati nel Dizionario anche i capi civili
e religiosi della città e della provincia non parmigiani, ma che
abbiano ricoperto qui posti di comando e di responsabilità. Il Dizionario
allarga così in maniera singolare la propria raccolta di dati e
si presenta quanto mai utile anche per aver notizia di molti uomini e donne
famosi e meno famosi o addirittura sino ad ora sconosciuti, originari di
altre province italiane e straniere. Lasagni non si è accontentato,
infatti, di registrare le singole identità sotto i nomi correnti,
ma ha aggiunto una serie di quasi tremila rimandi (chi consulta le bibliografie
sa quanto essi siano provvidenziali, tante volte!) che permettono di raggiungere
per dir così il personaggio da qualsiasi parte inizi la ricerca.
La voce "Maria Luigia", ad esempio, contempla ben otto rimandi! A conclusione
della scheda biografica, ogni voce reca una bibliografia, mentre alla fine
dell'opera una seconda "Bibliografia Generale" è ricca di quasi
cento pagine che rappresentano un volume dentro il volume, segno non equivoco
del grande lavoro di raccolta e di sistemazione che il Lasagni ha compiuto.
Come saranno fisicamente questi quattro grossi tomi del Dizionario? Saranno
rilegati elegantemente ma sobriamente, i testi verranno stampati su due
colonne come ci insegnano le più famose edizioni dei dizionari e
delle enciclopedie italiane, in maniera molto chiara e di agevole lettura
e la carta scelta avoriata e sottile permetterà un'efficace consultazione
delle pagine senza appesantire troppo la mole dei volumi. Un anno passa
presto, ma sarà un anno di attesa che verrà, ne siamo certi,
abbondantemente compensato dalla bellezza e dall'importanza di questa intrapresa
editoriale che fa onore a Parma e alla cultura italiana.
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