LUNARIO PARMIGIANO
SAPONETTE
Gazzetta di Parma 7 gennaio 1945
Distribuzione saponette
Si è iniziata nel
Capoluogo e nei comuni aggregati la distribuzione di una razione di mezza
saponetta pro capite. I consumatori ne effettueranno
il prelevamento dal rivenditore presso
cui hanno prenotato il sapone da toeletta per il mese di agosto, il quale
provvederà alla consegna previo stacco dei bollini dal n.257 al n.260 dalla
carta dei generi vari di IX emissione.
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Pov’ra cla spoza ch’la va in ca con la nona e so fjola.
-
L’ult’m a rivar ala
scudéla, l’è ‘l primm a cridar.
-
Dio nin guarda da chi magna sénsa béver.
IL MOMENTO DELLA VERITÀ
Un modo di dire molto usato un tempo era il seguente:
“Chi gh’é la bala e la mostra”.
Significa
che è il momento della verità e se c’è un inganno
salta fuori. Tempo fa chiesi al prof. Guglielmo Capacchi
da dove derivasse il detto ed egli mi diede questa interessante spiegazione.
Un
tempo i negozi d’abbigliamento vendevano la stoffa in “tagli” dai quali poi si
ricavavano i vestiti su misura. Il negoziante, di norma, teneva nel retro la “Bala” cioè la
stoffa, in metratura, arrotolata e, in vetrina, ne metteva solamente una pezza, la “mostra”. Il cliente
poteva pensare che la stoffa in vetrina fosse di qualità
superiore rispetto quella in magazzino. Il commerciante, per fugare
questo dubbio, prendeva dalla vetrina la “mostra” e, tenendola vicino alla “bala”, dalla quale avrebbe tagliato il pezzo da vendere e
diceva:
“Chi gh’é la bala e chi gh’é la mostra”.
Cioè non ti ho imbrogliato.
Bruno mi spiegava come un tempo la
gran parte delle famiglie vivesse in ristrettezze. Parlando della sua in
particolare, per rendermi bene l’idea, mi spiegò:
“In ca’ mèjja l’andäva
tant mäl e seron tant mizerabil, che quand sèmma dvintè
povrètt èmma fat fésta”.
(In casa mia andava tanto male ed
eravamo tanto miserabili che quando siamo diventati poveri abbiamo
festeggiato).
Continuando a parlare dei vecchi tempi:
“Mi, da ragas, d’vintäva mat
par la paton’na mo sol parché a n’äva mai sentì ‘l stracott!”.
Anche la minestra era fatta al risparmio. Ricorda che in casa sua si
economizzava anche sul lardo:
“A gh’era
un brod acsì longh che s’a t’ al strabucäv int il breghi in se bzontävon gnan”.
“Mi da ragas, dal parsutt,
j ò sempor visto sol che l’os.
A s’era cme i gat, che ‘l salam i n’al conoson miga e i penson ch’al sia fat soltant äd péla. Meno male che po’ è rivè
‘l “Musichiere”.
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