LUNARIO PARMIGIANO
LA STECCATA “BASILICA MINORE”
Il 9 febbraio 2008 è stato emesso il seguente decreto:
Su istanza dell’Eccellentissimo e Reverendissimo
Silvio Cesare Bonicelli, Vescovo emerito di Parma,
che con lettera del 4 luglio
Dalla sede della Congregazione per il culto Divino e la
disciplina dei sacramenti, 9 febbraio 2008
12 Febbraio 1482
Zarotto Antonio stampa in Milano le Epistole di
Cicerone. Il Zarotto di
ragguardevole famiglia parmigiana fu il primo stampatore di quella città. Aveva
appreso a far punzoni, a fonder caratteri e a maneggiar torchi: egli, il primo
degli Italiani, emulò in questa parte i Tedeschi; avendo saputo fondere i
caratteri greci non usati in Germania. Il perché venne da lui
aggiunto gran lustro all'arte tipografica, e per lui Milano fu la prima a dar
in luce libri greci: viveva ancora nel 1504.
RICORDO DI PIERINO BARBIERI
Diversi anni fa, nella sede della Famija Pramzana, si festeggiavano i 50
anni di fisarmonica di Pierino Barbieri. Pierino suonava e Bruno Lanfranchi leggeva poesie, sue e dello stesso Pierino. Alla
fine della serata dissi a Lanfranchi:
“Bruno
è stata una bella serata”, e lui, molto soddisfatto,
mi rispose:
“Musica
e poesia, la coza pu béla ch’a se gh’ sia”.
Il Barbieri
fisarmonicista è conosciuto da tutti. Lo è meno il poeta dialettale. Pierino ha
scritto poesie divertenti ma anche altre più impegnate come ad esempio “La mama dal droghè”, una poesia che rivela una grande sensibilità.
È tutta molto bella e fa veramente riflettere. Il finale poi è un capolavoro:
la mamma che chiede al Padreterno di perdonare il figlio e di mandare lei
all’inferno al suo posto perché, “nel
mondo l’ha già provato”. Una richiesta del genere sarebbe in grado di
mettere in difficoltà il Padreterno. Per motivi di spazio abbiamo inserito
soltanto le prime e le ultime strofe.